giovedì, marzo 08, 2007

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Mammamiastamattina sto proprio desfo. L'ennesima notte passata male, ormai non conto più quelle trascorse in uno stato di dormiveglia logorante.


Ho ancora un paio d'orette prima di usicre a mangiare col Drock, speriamo smetta presto di piovere ché devo andare in giro a piedi con la valigia e l'ombrello giace nel reparto di rianimazione del mio armadio, giù in fondo vicino a qualche libraccio immondo.

Quindi, uscita per le 11.30, pranzo per mezzogiorno e poi corsa a fari spenti nella notte in radio; come al solito non sappiamo ancora cosa fare, ma chissenefrega, è sempre la stessa storia, poi va a finire chè è sempre il solito successone.


Ormai il portatile mi ha quasi completamente abbandonato, aspetto di andare a casa per aggiornare un po' la libreria dell'iPod (sperando di riuscire a farlo riconoscere al pc) con un po' di musichetta nuova. (A proposito, nuovi brani su WannaPanza!)


C'avrei pure un libretto da consigliare...

David Randall, Il giornalista quasi perfetto (Laterza, 12 €uropei)

Va bene. E' appena uscito "Tredici giornalisti quasi perfetti", ma per ora vi dovete accontentare di questa chicca, dopotutto è il terzo libro che sto leggendo contemporaneamente. Non me ne voglia Lester Bangs. A parte il fatto che colgo il senso della copertina solo ora, dopo averla scaricata dal sito della casa editrice, questo libro è un ottimo manuale (di sopravvivenza) del cronista alle prime armi, o forse non lo è, ma sta di fatto che è il primo che ho sentito parlare del giornalismo con un'idea romantica della professione, e quindi mi sta simpatico a priori. Si passa dall'atteggiamento da tenere alle strategie da seguire, con alcuni piccoli vademecum (ad esempio, per quanto riguarda le fonti online) sintetizzati da Randall, trentennale redattore-capo della prestigiosa testata Indipendent di Londra e collaboratore con l'italiana Internazionale (la cui lettura consiglio personalmente a tutti).

Cheers.