lunedì, aprile 30, 2007

Il giapponese in pillole (tutto intero è duro da mandare giù)
Cippe San mi dispensa tutta questa saggezza, che ho deciso di condividere con tutti Voi. Ecco le tematiche affrontate questa sera:

nanda: che cosa?
des: articolo (non si sa di più)
bakara: stronzo piscio vaffanculo merda (in realtà è sciocchino, che è peggio di baka, idiota)



Grande giornata, quella di oggi. Per scaramanzia ieri non ho scritto nulla, ma dovete sapere che nel pomeriggio di domenica ricevetti una telefonata che cripticamente mi invitava ad un appuntamento per la giornata di oggi... beh, l'appuntamento era per la sede de "il Verona", noto quotidiano free della scena mondiale. Gente, sono diventato uffizialmente un collaboratore del suddetto newspaper! Che ficata... prima dialogando con il sensei (sto generando uno scontro di culture? il sensei è nippon?) mi sono reso conto di essere di colpo divenuto cronista!

Ma ora smettiamo questi toni euforistici per tornare al mio stramaledetto stile bohemien.
Domani mi aspetta un grigliata (credo) con i vecchi amici. Speriamo non mi girino le palle sin dala mattina, così da poter trascorrere una giornata serena. Posso pure dirle certe cose, tanto se mi girano o meno dipende esclusivamente dal sottoscritto e dalla mia contemporaneità multivaria. Che non ho mai capito cosa stracazzo sia, ma fa così fico dirlo. Ah, nessuno si azzardi a spiegarmi in un commento cosa vuol dire, lo sappiamo tutti e due che lo so e quindi ti tireresti solamente un insulto alquanto gratuito.

Torno alla chattanza con il sensei, à bient-ot. La punteggiatura è arbitraria, così come pure la trascrizione fonetica.

sabato, aprile 28, 2007

Occhio

Ragazzi, non scrivete mai per Rolling Stones. Quelli... VI CAMBIANO I PEZZI!

domenica, aprile 22, 2007

20 di bocca, 30 davanti

Resta il fatto che i ragazzi del video qua sotto continuano a spaccare.

Resta il datto che da buon comunicatore scelgo il giorno più inutile della settimana per postare qualcosa. Quindi, per questa settimana avrete solo questo post, per stare sicuro che lo leggiate. Ma tanto chi cazzo ci crede, se troverò un buco lo tapperò con un paio di frasi sconnesse e voi potrete correre qui ansiosi a dare un'ingrassata al mio ego smisurato, tanto, che cazzo serve?

Questo blog sta scadendo. Che sia il segno di un lento declino che avvolge la mia persona, un profetico avvertimento o il segno del tempo che passa? Non lo so. Questa sera ho deciso di tornare a scrivere dopo qualche post un po' sibillino o v-post, nella speranza di riuscire a risollevarne le sorti. Sta di fatto che qualche riga più sotto del mio nobile intento la situazione non è ancora cambiata.

La foto del giorno è questa:

(click to enlarge)


Presa durante una amabile gita fotografica nelle campagne mantovane. Ah, il fatto che vi ricordi una strada di camporella... beh, quello è puramente casuale.

Che è successo dall'ultimo post in cui dicevo qualcosa? Ah, sì, ho scoperto gli Zimmers. Ho compiuto gli anni, e ora sono il felice e fortunello possessore di una fotocam diggitale, apprezzatissimo regalo della fidanzata (grazie!) e gioellino dell'elettronica che promette di farmi spendere in costosi accessori i risparmi di una vita che non ho da parte. Beh, poi c'è il mio pc. Quanto vorrei poter dire "mac", ma ogni giorno che passa, nonostante non vi siano riscontri reali, la mia speranza di veder campeggiare una mela morsa (a parte la merenda di ieri, i cui resti rimangono, sfida alla decomposizione, nell'angolo a nord est della scrivania) sul mio tavolo. Ovviamente, eccezione fatta per gli adesivi iPoddisti!

http://juliuz.wordpress.com

Muaz muaz muaz. Dovrei essere arrivato al 7mo blog... MA CHE CAZZO MI SUCCEDE?? In reltà è una prova per il più ambizioso dei miei progetti. Non appena avrò qualche soldo da parte (e me ne serviranno veramente pochi, in guardia) ne saprete di più.

Come dice Vito Scinniti.. il braccio della legge è lungo, ma quello del fuorilegge lo è molto di più.

NEGLI ultimi giorni mi sono intrippato con elucubrazioni sociologiche sulle reti sociali al tempo di internet, e su quanto potesse essere fico trattare di certi argomenti in un post fichissimo. Beh, ora vi infighetterò con quello che ho pensato.
MA LO SAPETE VOI che a (non mi ricordo) c'è la CEI?

Cioè. L'altro giorno stavo girellando per la piazza di bit, e decido di fare un giro a guardare i blog degli amici degli amici. Ce ne è uno in particolare, dove una ragazza riesce ad aprirsi in una maniera (evitate pensieri sollazzosi, miei cari porzelloni) in maniera praticamente assoluta (almeno per quanto posso concepire io certi momenti di estroflessione), ecco, e tal ragazza la conosco per vie traverse che non sto qui a spiegarvi da molti anni. Sabato sera esco, e me la ritrovo davanti sotto i portici di quella cittadina che puzza di vecchio che al cartello recita "Mantova". Beh, a parte il fatto che riconosco prima il tipo che era con lei per alcune foto sul suo blog, e poi lei, sta tizia non mi riconosce per niente. Va bene, riconosciamo una certa responsabilità al mio taglio di capelli decisamente fico. Ah, sabato sera i mariti, passeggiando per la via, quando incrociavano il mio sguardo stringevano la mano della moglie (ragazzi, è tutto vero: lo ha riconosciuto anche la mia fidanzata, ed ella attribuisce la colpa alla giacca da magnaccia che sono solito portare, immaginate tony manero che esce strafatto da una club house di Miami: ecco, quello sono io con la splendida giacca in oggetto, quando capita mi autoscatterò qualcosa, magari un mattone).
Ricapitoliamo: sta tizia l'ho conosciuta solo quando ho scoperto il suo blog, leggo di lei senza ch'ella sappia di questo mio interessamento, ci incontriamo e nemmeno ci scambiamo uno sguardo. Mi ricorda un racconto che ho letto da poco... mi pare fosse di Franzoso, ma non ci metto la mano sul fuoco.

Secondo pensierino (la divisione in paragrafi di questo post è del tutto arbitraria, ma chissenefrega, nessuno sarà arrivato fino a questo punto).
Leggo il blog di una amica (minchia, ma io seguo solo donne sulla rete?). Un bel post mi colpisce per la profondità di certe riflessioni. Non è un blog aggiornato frequentemente come il mio, e ho subito voglia di commentare con una di quelle frasi lapidarie che mi contraddistinguono tra gli amici (lapidarie=che attirano le pietre, chiaramente). Che fare? Che diritto ho di commentare un frutto così privato, eppure così pubblico? Non so come, ma a tutt'ora sono riuscito a non increspare l'acqua di quel post. Ne dovremo parlare, la prossima volta che ci troviamo in messenger. Cosa prevede il galateo.net?

Ed ora, voglio sapervi tutti in piedi, con il blocchetto degli assegni in una mano, e nell'altra il cartone del latte.

Il pensiero corre al fiorentino Guido, chissà cosa gli sta succedendo. Dovrò chiamarlo, un giorno di questi.

sabato, aprile 21, 2007

Beh...



Ci vediamo in sala di registrazione tra qualche anno, gente.

Ne ho bisogno

Il bisogno che sento è quello di intessere la mia tela di relazioni sociali, e quale luogo migliore del web per farlo? Una discreta relazione, in cui tutti gli impegni reciproci si estinguono con un paio di click.

Invitatemi sui vostri blog, segnalatemi qualche caso umano. Oppure, redattori dei blog che frequento, scrivete più spesso!

Che dire di una band che ti rifiuti d'ascoltare ma di cui devi recensire l'ultimo album? Semplicemente grandiosi.

giovedì, aprile 19, 2007

Fottetevi

Come alcuni di voi sapranno, da oltre un mese il mio portatile è in assistenzza.
Dopo un mese di attesa e svariate telefonate, finalmente apprendo che il mio pc è diventato un numero di pratica. Una settimana e saprò qualcosa in più.

Ma zio cane, volete proprio sentirmi bestemmiare? Ma cazzo, un mese abbondante per sentire che tra una settimana ne saprò di più. E se sarà riparato, chissà quanto tempo passerà prima che ritorni operativo.

Ma andate tutti a fare in culo.

mercoledì, aprile 11, 2007

Blablabla

Bla bla bla.
Ho deciso di frantumarmi le palle leggendo blog a destra e a sinistra, viaggiando tra link e contro link, in una selva di pensieri sconclusionati e di personaggi in cerca d'autore.

Tutto questo mi fa schifo.

lunedì, aprile 09, 2007

Che cazzo sono stanco di contare

Riportiamo un po' di cultura e profondità morale a questo blog.

Pesierino del week-end: per quanto possano essere cool, emancipate, disinibite, interessanti, intelligienti, chiamatele, appellatele, definitele come volete, le persone sono sempre vittime di loro stesse. Sempre. Vittime di una gabbia che si sono costruita attorno, vittime di una facciata che è bello avere ma che forse non è la loro Costrette entro limiti che si sono imposti da sè, tra pareti troppo cool da poter abbattere. Mi spiace che nessuno capirà a chi mi sto riferendo (nessuno, gente, demordete e piantatela di sentirvi chiamati in causa, lo so solo io a chi sto pensando), ma che cazzo ci volete fare? E' mezzanotte e mezza, domattina devo partire per la gita sul lago (=gita sulla strada per il lago, presumibilmente in coda) e di sonno nemmeno l'ombra.

Se non fossi così cretino da automutilarmi per sport il venerdì sera me ne sarei andato a giocare volentieri, questo pomeriggio, a basket. E leggere di una mia amica che ci è andata non allevia affatto la pena.

Altro pensierino del week-end? Questa volta suggerito da un'amica: al più presto, lasciare la provincia. Un bel post it sul frigo farebbe la sua porca figura, con una dicitura del genere.

E a voi tutti, là fuori, benpensanti del cazzo, dico buonanotte, e che almeno lo sia per voi; a parlarvi è un peccatore, uno di quelli che non vorreste mai vedere uscire con i vostri figli, che mentre dormite se ne sta sveglio a bersi una birra in un paese addormentato, dalle parti della Conad e della caserma dei vigili. Chi ha orecchi...

Se oggi dovessi aprire un blog - e ho ancora 23 ore abbondanti avanti a me per farlo - penso si chiamerebbe
Living Maudit.

giovedì, aprile 05, 2007

Attestazione di stima

mercoledì, aprile 04, 2007

Boh ho perso il conto

Mentre guardiamo crash test di centinaia di autovetture.. porgo un saluto a voi, miei cari avventori! Prego, accomodatevi, un attimo di pazienza e mi serrò accanto per raccontarvi una delle mie fantastigliose storie.

Condoglianze ad un telefono bolognese che, spiccato il volo dal settimo piano manco fosse l'antonio che di secondo nome fa Cristicchi, ha avuto un diverbio con un autobus e con il traffico della città dell'omonimo ragù. Rest in Peace.

Dopo la seratona di ieri sera a Torreglia il mondo appare un po' traballante e con le gambe stanche.
Oggi ho scoperto che il mio artista preferito ha rimosso dal suo sito i link per scaricare le sue beizzime songs. Peccato. Ah, ho in mente di farmi un sitozzo tutto mmmio. Quindi, o popolo di internettiana cultura e di silicidico linguaggio, la mia mail (o lo spazio per i commenti) è pronta per raccogliere e ventuali suggerimenti su quali delle stronzate più varie inserire. Ovviamente, i video in cui parlo dei ginnasti della musica li ho già contati.

domenica, aprile 01, 2007

_67

http://www.rockshock.it/news.asp?id=2592


Là. Ora posso anche andare a dormire. Orazio mi sta raccontando dei suoi esami, ma con nonchalance (no, non lo so se si scriva davvero così) sto glissando alle sue domande, nascondendo abilmente il fatto che io, di sociologia della comunicazione, non me ne ricordo un cazzo.

Una civiltà che non insegni il dovere personale è destinata a fallire, fagocitata da altre civiltà meno sovrastrutturali e più ancorate alla realtà; pensiamoci bene, la prossima volta che decidiamo di DI-VER-TIR-CI!!!.




_66

Non so ancora bene come, ma mi sono ritrovato a guardare le fotine dell'ultima festa di SdC. Non so bene come, ma se abbasso la finestra il faccione del vecchio Vattolo mi occuperà lo schermo.

Questa notte la strada scorreva liscia sotto la macchina. Tirata a lucido da una leggera pioggerellina, i tergicristalli si lamentavano dell'attrito giusto un pochino. E la radio che passa Nino D'Angelo non ha capito davvero chi sono, ma va bene così, tanto non la ascolto nemmeno, perso come sono nei miei pensieri. Occhio che vai a sbattere un'altra volta. E' vero, ma la tentazione di lasciarsi andare è grande. Per fortuna vedo già le luci del paese, stavo già cercando ai bordi della strada un viottolo giallo da imboccare.

Beh, piaciuto il primo paragrafo del libro che sto per pubblicare?

La serata è scivolata via allegra, in dolce compagnia, al cospetto del Duca che ha esibito una colonna sonora a base di Motorhead, Judas Priest e Kiss. Una birra a chi indovina dove sono stato.