giovedì, dicembre 28, 2006

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Buonasera, buonanotte a tutti.
E' una sera un po' così, questa. Ho appena finito di sbocconcellare "It" con mio fratello, e aver visto tutto un film costruito sui flash back mi ha un pochino inpensierito. Nel senso che mi ha fatto frullare parecchi pensieri in testa, non nel senso che al momento sono particolarmente corrucciato (non più delle altre volte, piuttosto).
Al momento sto pensando a tutte quelle persone che non vedo da un casino di tempo, con le quali ho avuto grandi sentimenti di amicizia (con qualcuna forse anche di più, ma non ho voglia di starmene qui in un solilocquio a blaterarne da solo), ma che, inesorabilmente, ho perso di vista. A volte non ci siamo persi, continuiamo a vederci, ma non è più come prima. Che io sia cambiato? Che siano cambiati loro? Non lo so, l'unica cosa certa è che questa sera mi mancano un casino. Certo, domattina potrei svegliarmi e riderne di gusto, di questo post, ma fino a che non chiuderò occhio mi mancheranno certamente. Ci sono persone che ho perso completamente di vista. Pazienza, verrebbe da dire "è il destino". Ma vaffanculo, destino di merda. Altre le si vede un pochino meno spesso, ma quando le si vede ci si sente ancora come una volta, amici e confidenti. Con altre invece la magia non torna, si è freddi come due salmoni in freezer. C'è poi una categoria ristretta, molto ristretta (e sto pensando ad una persona in particolare) che ultimamente non riesco proprio a vedere. Non ne sopporto la vista, mi urta. Che cazzo, 7 anni fa eravamo amici inseparabili. E vaffanculo pure a qualunque cosa sia successa.

[se esiste un limite per un post delirante, penso di averlo infranto alla seconda riga. Abbiate pietà, miei 25 lettori]

Adesso ho voglia di parlare di quelle persone con cui ho condiviso qualcosa di più di un'amicizia. Che post confidenziale.
Sono le 2 e 6 minuti su RadioJulius, stay tuned for more r'n'r.
Quante persone avrò fatto soffrire, nella mia vita? Non lo so davvero. Non è che io abbia fatto chissà che, non ho vissuto tutti i miei 21 anni. MA di una cosa sono sicuro. Ne ho combinati, di macelli. Se fossi sicuro che tutte le persone che ho ferito stessero leggendo, proferirei una sciarada di scuse pressochè infinita. Purtroppo, a parte Bob e Ken Adams (forse anche Nicola dalla 33 e One, ma se ci penso bene potrebbero capitare qui anche Rugio e Tajo), non penso che ci siano altri lettori.
Sto pensando alla ragazza con cui stavo prima dell'attuale. Cazzo, quanto devo averla fatta stare male. E' brutto realizzarlo solo ora, è tardi per porre rimedio, testa di merda che non sei altro. Ma forse è giusto che sia andata così, quel prendersi, mollarsi e riprendersi di nuovo forse ci ha fatto crescere entrambi, forse non è del tutto da buttare, quell'esperienza. NO, come mi diceva una volta quello che tutt'ora penso un grande amico, "io non ripudio mai il mio passato". Per quanto possa essere di merda, per quanto possiate aver fatto cose immonde, non dimenticatevi mai, gente, del posto da cui venite. Penso che sia l'unica cosa che quella persona sia riuscita ad insegnarmi. NO, non è del tutto da buttare. Sarebbe sbagliato, e sarebbe ancora peggio di tutto quello che sono riuscito a procurarle.
In questi giorni sto pensando molto al mio passato, ma anche al mio futuro. Che ne sarà di me? riuscirò ad arrivare dove voglio? Riusciro a? Non lo so. Dove sarà la mia casa, quando mi dirò arrivato? E la mia famiglia, se mai ne avrò una, sarà con me? E i miei amici? Ne avrò ancora qualcuno? Qualcuno tra tutte le persone straordinarie che ho conosciuto mi dovrà sopportare ancora?

Non lo so. Davvero, non voglio rovinarmi la sorpresa di svegliarmi a 70 anni (ah ah!, non ci arriverò mai!) e dire: cazzo, tiriamo un po' di somme.

Boh, a volte sono un mistero pure per me stesso.
Pensando alle persone sopracitate, sopraeccitate e sottoinflazionate, mi viene in mente un'amica che non sento da un po'. Sì, ragazzi, è sempre lei, quella di cui leggo ma di cui non odo. Se leggi, fatti sentire, ho voglia di fare quattro chiacchere. E se leggi ma non hai voglia di farti sentire, resta in silenzio, non turbarmi l'attesa delle tue notizie.

La colonna sonora di questo post? Consiglio "Ballad of a Thin Man", Bob Dylan.

"You walk into the room
With your pencil in your hand
You see somebody naked
And you say, "Who is that man?"
You try so hard
But you don't understand
Just what you'll say
When you get home

Because something is happening here
But you don't know what it is
Do you, Mister Jones?"

Ciao a tutti, là fuori, e qua dentro. Sappiate che per tutti voi ci sarà sempre un posto qui, una birra da stappare e quattro chiacchere da fare. Ci sarà sempre una poltrona di pelle ed un camino ad aspettarvi, una giacca con le toppe sui gomiti e un sigaro acceso, un posacenere appena sporco e un bicchiere di brandy per chi fosse così fico da volerne un sorso. Ciao a tutti.