giovedì, novembre 16, 2006

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Ho passato la giornata a lezione. Dopo Cugia (devo assolutamente scaricarmi le puntate di Jack Folla, le ascoltavo, ma ero ancora bambino e non è che mi sia rimasto molto) e Montanelli, ci pensa il buon vecchio Fiengo a rincarare la dose.
Dopo la riunione per la radio posso tranquillamente chiedermi... ma perchè cazzo sono andato a lezione, oggi? Non è servita assolutamente a niente. Più tardi riscrivo a quelli della radio di Mn e gli spacco la faccia. Nessuno ha una emoticon particolarmente violenta?

Ho appena mangiato il secondo kebappino della giornata. Buono, anzi, ottimo, ma il fatto che sia il secondo mi accorcia la vita di almeno un paio di settimane. Ne è decisamente valsa la pena.

Salutiamo il buon Riccardo, che questa mattina non si è potuto esimere dal suo dovere di journalist e se ne è dovuto ripartire per casa, alla ricerca di un articolo che non aveva. Speriamo tutti insieme che l'abbia trovato e che sia un buon articolo, ma lo leggeremo domani sul gazzettino.

Questa sera mi sento.. non so come mi sento. Diciamo che non mi sento, la sospensione del giudizio può essere una buona soluzione al dilemma. Un po' sono stanco, stanco di Padova, stanco di tutto, ma se poi ci penso bene se potessi scegliere da capo tutto ricombinerei lo stesso scenario, com'è che diceva Voltaire? Di tutti i mondi, questo è il migliore possibile? Massì, forse diceva così. Non che la mia vita sia perfetta, lungi da me dire questo, ma di sicuro poteva andare peggio, meglio non lo so. Non credo alle vite perfette. Credo che i casi siano due; o non c'è giudizio, o è un giudizio di merda. Non credo alle persone perfette, è sempre un giudizio di merda. Non credo che le persone siano bastevoli a sè stesse. E' un giudizio di merda.